The most significant experience i had in the field of art (Le Storie siamo noi 2011)

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THE MOST SIGNIFICANT EXPERIENCE I HAD IN THE FIELD OF ART…

Marcello Monaldi, Magda Sclaunich (University of Trieste)

This paper is the result of the interaction between scholars which work in two different scientifical fields, namely Aesthetics and Didactics.

Academical experts are today discussing about the different typologies of learning activities (Semeraro, 2010). Traditionally, the academical context tends to promote the lesson as main educational strategy: nevertheless, this habit reveals itself as more useful for the teacher than for the student, because in such a way the last one is encouraged to have a passive disposition (Castoldi, 2010).

For this reason, recent studies about learning try to demonstrate the importance of an active involvement of the subject. Assuming the approach of “constructivism” the learning process can be described as a) an active construction of the subject b) “situated” in a concrete context and c) selfdeveloping through particular forms of social interaction and negotiation (Jonassen, 1991).

In academical year 2010-2011 the course of Aesthetics was centred on the definition of “contemporary art”. According to the methodological approach of “constructivism” students were asked by the following question: “Describe the most significant experience you had in the field of art…”.

It was expected a micro-autobiography, in which would have to be considered two main elements:

  1. the part of school in promoting the meeting with art
  2. student’s idea of art.

About the first issue, the result was that many students (19/52) have mentioned the school: for these subjects school was able to favourite their meeting with the art world and so to leave a trace on them.

In middle-school’s mentioned experiences, were especially mentioned manipulative activities, in which students were invited to offer a “re-interpretation” of art works.

On the contrary, from the remarks abouth high-school experiences emerges the dimension of thought, implicating an activity of reflexion and investigation. When experiences at the University are mentioned, students always refer to the training activity in pedagogical contexts, in which they could examine the way little children go towards the art.

About the second issue, it is possible to extrapolate two main positions: on the one hand, you have the opinion that art is something to ‘enjoy’, assuming the part of pure spectator; on the other, we can find the opinion of students which live the art as something to ‘do’, according to an active partecipation.

Autobiography, as an occasion of reflexion and concentration within a self-dedicated space and time (Piazza, 1993), has demonstrated to be an important pedagogical instrument. Whoever tells his own story activates a number of cognitive skills necessary to memory, as analysis, interpretation, classification, explanation, recalling (Demetrio, 1988a). Autobiography, furthermore, promotes introspective thinking, that brings selfconsciousness and concentration (Gamelli, 1995).

Another significant implication of this pedagogical instrument is the fact that individuals become responsible of their own personal growth (Formenti, 1996b). All these remarks, present without exception in the matter-related literature, could be confirmed in the classroom experience with the students too, which acknowledged the pedagogical and motivating relevance of such an approach.

Marcello Monaldi

Allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa, si laurea in Filosofia nel 1985 con i proff. Remo Bodei e Massimo Barale, discutendo una tesi sul “Concetto di Individualità nel primo Hegel”. Nell’anno accademico 1983-84 aveva potuto usufruire, in vista del lavoro di tesi, di una borsa di scambio con la Ruhr-Universität Bochum per un soggiorno di studi presso lo Hegel—Archiv. Dal 1985 al 1987 ottiene una borsa di studio del Ministero degli Esteri presso l’Università di Berna (Svizzera), dove prosegue le sue ricerche nell’ambito dell’idealismo tedesco. Nel 1993 consegue il titolo di Dottore di Ricerca in Filosofia della religione presso l’Università di Perugia, dopo aver discusso una tesi sulla filosofia della religione di Hegel (Dal Finito all’Infinito. Le “prove dell’esistenza di Dio” nelle Lezioni di Filosofia della religione di G. W. F. Hegel). Dal 1992, Ricercatore di Filosofia morale presso la Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Trieste.

Dal 1996, accanto ai consueti interessi di filosofia morale, comincia a coltivare stabilmente studi di estetica, disciplina di cui tiene regolarmente corsi. Dal 1999 è titolare dell’insegnamento di Arti visive. Nel 2001 ottiene la chiamata come Professore Associato di Etica sociale presso la Facoltà di Scienze della Formazione (ex Magistero) dell’Università di Trieste (M-FIL/03). Dal 2009 è inserito nel settore scientifico-disciplinare di Estetica (M-FIL/04). A partire dall’a.a. 2009-2010, la sua attività didattica si arricchisce di un nuovo corso, Didattica delle Arti figurative.

Dopo aver approfondito per vari anni il rapporto tra storia e sistema in Hegel (a cui ha dedicato due monografie, Storicità e religione in Hegel, ETS, Pisa 1996, pp. 233, e Hegel e la storia. Nuove prospettive e vecchie questioni, Guida, Napoli 2000, pp. 329), più di recente si è rivolto al problema della soggettività nell’etica contemporanea e al rapporto tra bioetica ed etica della scienza (si veda al riguardo la monografia, Tecnica, vita, responsabilità. Qualche riflessione su Hans Jonas, Guida, Napoli 2000, pp. 158). I suoi interessi nell’ambito dell’estetica filosofica si rivolgono alla storia delle immagini nei vari ambiti della cultura visuale: pittura, fotografia, cinema, video arte. Attualmente si sta interessando alla definizione dello statuto ontologico ed estetico delle immagini digitali (su cui si veda la monografia Tutto doppio. Mondi virtuali e clonazione umana, Guida, Napoli 2005, pp. 266). Un ulteriore campo di studi è costituito dall’estetica del paesaggio. È stato responsabile locale di un’unità di ricerca PRIN (2007), il cui oggetto di studio (“Paradigmi antropologici del ‘900”) si è tradotto nell’analisi dei principali modelli riduzionisti e antiriduzionisti messi a punto dalla scienza e dalla filosofia contemporanee in fatto di comprensione dell’umano.

Magda Sclaunich

Magda Sclaunich, nata a Villesse (GO) il 2.11.1961

Formazione personale e professionale

  • Laurea in Pedagogia, presso la Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Trieste con 110/110 e lode;
  • Perfezionamento post-laurea in Psicopatologia dell’Apprendimento presso la Facoltà di Psicologia di Padova;
  • Dottorato di ricerca in Pedagogia e Scienze dell’ Educazione presso l’Università degli studi di Padova;
  • dal 1 marzo 2000 ricercatore per il settore scientifico-disciplinare M-Ped/03 – Didattica e Pedagogia speciale presso la Facoltà di Scienze della Formazione, Università degli Studi di Trieste;
  • vincitore, nell’ottobre 2000, del concorso per titoli per il comando quinquennale di personale ispettivo, direttivo e docente presso l’Istituto regionale di ricerca, sperimentazione e aggiornamento educativi del Friuli-Venezia Giulia

A. Attività di ricerca svolte presso l’Università (Facoltà di Scienze della Formazione di Trieste)

Titoli delle ricerche finanziate dal MURST 40% a cui ha collaborato in cooperazione con la Cattedra di Psicologia Pedagogica (prof. L. Czerwinsky Domenis):

– Comprensione del testo, struttura narrativa e mediatore iconico.

– Stili di attaccamento e prestazioni metacognitive: confronto tra soggetti normali e con disturbo di personalità.

Titoli delle ricerche finanziate dal MURST 40% a cui ha collaborato in cooperazione con la cattedra di Didattica (prof. B. Rosa Grassilli):

– L’esperto dei processi formativi: questioni teoriche e delineazione degli iter formativi.

Ha ottenuto un finanziamento di ateneo (ex 60%) per una ricerca di durata triennale dal titolo:

– La valutazione della formazione

B. Attività di ricerca extra-Università

Ha collaborato con i seguenti enti.

1. IRRSAE Friuli Venezia-Giulia .

All’interno del CE.RE.DI (Centro regionale di documentazione sui problemi dell’integrazione) nei seguenti anni 1988/89 1989/90 1990/91 1991/92 ha svolto attività di ricerca su tematiche connesse alla difficoltà scolastica e all’handicap.

2. Provveditorato agli studi di Gorizia

Dal 1988 al 1991, su richiesta del Provveditorato, ha collaborato a tre ricerche sul problema della continuità educativa che si proponevano di studiare gli aspetti affettivo-emozionali e cognitivo-curricolari caratterizzanti il passaggio tra la scuola elementare e la scuola media e tra la scuola media e la scuola superiore.

3. Federazione Provinciale Scuole Materne di Trento

Nel 1993, nel 1996 e nel 1998 ha svolto attività di ricerca nelle scuole dell’infanzia trentine su tematiche educative.

4. ISTRA (Istituto di Ricerca-Milano)

Nel 1998 ottiene un incarico di consulenza scientifica e operativa per le attività di ricerca in riferimento alla continuità scuola materna-scuola elementare, alla educazione logico-matematica nella scuola dell’infanzia, al ruolo dell’insegnante e della scuola nella motivazione del bambino e all’applicazione e alla verifica sul campo di strumenti di osservazione del bambino.

5. Istituti scolastici.

Con una serie di istituti della provincia di Go ha condotto attività di ricerca su tematiche psicopedagogiche.

C. Interventi, comunicazioni e poster presentati a convegni

– M. Cecotti, L. Czerwinsky Domenis, M. Sclaunich, M. A. Zanetti, Comprensione di testi: struttura narrativa e informatività delle illustrazioni. Poster presentato all’ VIII Congresso nazionale della Divisione Psicologia dello Sviluppo, S.I.P.S., Roma, 27-29 settembre 1993.

– M. Sclaunich, Le problematiche comunicativo-relazionali nell’organizzazione modulare della scuola elementare. Intervento presentato al Convegno “La scuola elementare italiana riformata” organizzato dalla Facoltà di Magistero dell’Università degli Studi di Salerno, Salerno 29-30 novembre e 1 dicembre 1993.

– M. Sclaunich, Analisi di alcune tecniche di studio: parafrasare, riassumere, parola-chiave, note a margine, costruzione di mappe o schemi. Intervento presentato all’ Incontro di studio organizzato dal C.N.I.S. (Coordinamento Nazionale Insegnanti Specializzati) sede di Pordenone, intitolato “Come imparare, come insegnare a studiare”, Pordenone, 25-26 febbraio 1994.

– M. Cecotti, M. Sclaunich, Teorie della mente e metacognizione quando i bambini leggono le immagini, Poster presentato al 3° Convegno Internazionale “Imparare questo è il problema” San Marino, 26-28 settembre 1996.

– M. Cecotti, M. Sclaunich, Come potenziare il linguaggio utilizzando i libri di immagini, Comunicazione presentata al V Congresso Nazionale AIRIPA (Associazione Italiana per la Ricerca e l’Intervento nella Psicopatologia dell’ Apprendimento) “Disturbi del linguaggio e disturbi dell’ apprendimento” Bologna, 25-26 ottobre 1996.

– M. Cecotti, M. Sclaunich, Fare formazione attraverso la ricerca nella scuola, Poster presentato al II Congresso Nazionale SIPEF (Società Italiana di Psicologia dell’Educazione e della Formazione) “Fare ricerca in Psicologia dell’Educazione e della Formazione” Firenze, 4-6 dicembre 1997.

– M. Sclaunich, Metacognition and Education: a pilot study on attitude to use metacognition in developmental age, Poster presentato a ECER 98 (European Conference on educational research) Ljubljana (Slovenia), 17-20 settembre 1998.

– M. Sclaunich, Intervento alla tavola rotonda Le immagini della fantasia: dove portano il bambino, Treviso, 25 febbraio 2000

– M. Sclaunich, Il gioco: uno strumento per crescere, educare e…divertirsi, Intervento presentato al Convegno “Giochi tra comunicazione e nuove tecnologie” organizzato dall’Università degli Studi di Trieste, Trieste, 18-20 aprile 2002

– M. Sclaunich, Giocare perché? Intervento presentato al Seminario di studio e confronto “Cento giochi per crescere” organizzato dal Comune di Monfalcone (GO), 15 giugno 2002

– M. Sclaunich, Difficoltà di autocontrollo e autoregolazione nella scuola elementare: un intervento di tipo metacognitivo. Intervento presentato al XI Congresso Nazionale AIRIPA (Associazione Italiana per la ) Udine, 18-19 ottobre 2002

– M. Sclaunich, L’insegnante oggi: un professionista che decide. Quali possibili percorsi formativi. Comunicazione presentata alla IV Biennale internazionale sulla didattica universitaria “Formazione continua, globalizzazione, sviluppo sostenibile,” Padova, 23-25 ottobre 2002

– M. Sclaunich, La valutazione della formazione: un’indagine negli enti di formazione. Poster presentato al IV Congresso nazionale SIPEF (Società italiana di psicologia dell’educazione e della formazione) “Gli psicologi nei contesti educativi: ricerca e formazione”, Urbino, 5-7 dicembre 2002

– M. Sclaunich, Il gioco come mezzo didattico: quali potenzialità?, Intervento presentato al Convegno “Etica e gioco” organizzato dall’Università degli studi, Trieste, 5-7 aprile 2003

– M. Sclaunich, L’approccio riflessivo come metodo di formazione per i futuri insegnanti di scuola secondaria. Comunicazione presentata alla V Biennale internazionale sulla didattica universitaria “Quale cultura e competenza per la formazione dell’insegnante oggi?” Padova, 1-2-3 dicembre 2004

– M. Sclaunich, Tra ricerca pura e ricerca applicata: la ricerca come strumento di formazione. Comunicazione presentata alla VI Biennale internazionale sulla didattica universitaria “La responsabilità sociale dell’Università” Padova, 13-14-15 dicembre 2006

– M. Sclaunich, C. Feresin, La ricerca come strumento di formazione: un itinerario di lavoro realizzato con i futuri insegnanti presso la scuola superiore di studi per l’insegnamento di Pola. Comunicazione presentata al Convegno internazionale sulla deontologia della insegnante organizzato dalla Facoltà di Pedagogia di Pola, Medulin (Pola) Croazia, 20-21 aprile 2007

– M. Sclaunich, C. Feresin, Education for sustainable development: The Italian panorama. Comunicazione presentata al Convegno internazionale di Studi Pedagogici sul tema: Educazione permanente per lo sviluppo sostenibile, organizzato dalla Facoltà di Magistero dell’Università di Fiume in collaborazione con la Contea Litoraneo-Montana, quella di Segna e Lika. Plitvice, 21-23 maggio 2008

– M. Sclaunich, S. Mocinic, Quali competenze per gli insegnanti oggi. Un percorso di formazione/ricerca. Comunicazione presentata alla VII Biennale internazionale sulla didattica universitaria “Università, istanze sociali, formazione e sviluppo delle competenze” Padova, 3-4 dicembre 2008

– M. Sclaunich, “Una scuola a misura di allievo”. Il punto di vista dei futuri insegnanti. Comunicazione presentata al Convegno internazionale “Skola po mjeri” organizzato dalla Facoltà di Pedagogia “Jurja Dobrile” di Pola, Medulin (Pola) Croazia, 24-25 aprile 2009

– M. Sclaunich, “L’importanza del -fare- nella promozione dell’apprendimento”. Intervento presentato alla Tavola rotonda sul tema “Insegnamento e apprendimento della matematica e delle scienze sperimentali con metodologia laboratoriale” Muggia (TS), 28 settembre 2010

D. Attività di consulenza scientifica

• Fa parte del comitato scientifico della rivista trilingue (croato, inglese, italiano) Metodicki Obzori

• Ha fatto parte di commissioni di valutazione di progetti educativi presso diversi Comuni della regione Friuli Venezia Giulia

• Ha fatto parte di Commissioni di concorso per la selezione di insegnanti di scuola dell’infanzia presso il Comune di Trieste

E. Attività didattica Universitaria

Insegna da anni Didattica generale e Metodi e tecniche del gioco e dell’animazione nel corso di laurea in Scienze della Formazione Primaria dell’Università di Trieste, e Metodologia della ricerca pedagogica all’Università di Pola. Ha insegnato per anni Pedagogia generale alla SSISS.

F. Attività di formazione

Dal 1989 ad oggi svolge annualmente attività di formazione in ambito educativo rivolgendosi sia agli educatori e ai dirigenti dei nidi che a insegnanti e dirigenti di tutti gli ordini di scuola.

ELENCO DELLE PUBBLICAZIONI

Volumi

1. M. Sclaunich (a cura di), Le nuove prospettive della formazione. Problematiche psicopedagogiche nella scuola di base , Cleup, Padova, 2010

Capitoli di libro

1. M. Sclaunich, “La legislazione scolastica sull’handicap”, “Materiali e strumenti”, “Rapporti con i Servizi”, in M. Gruber (a cura di), Un’integrazione parzialmente realizzata, pubblicazione I.R.R.S.A.E. Friuli Venezia Giulia 1993, pp.12-19, pp.55-65, pp.81-94

2. M. Sclaunich, “Esplorando i libri per bambini: quali libri per quali bambini”, in L. Czerwinsky Domenis (a cura di), Obiettivo bambino. Dalla ricerca pura alla ricerca applicata, Franco Angeli, Milano, 1997, pp.199-202

3. M. Sclaunich, “Il bambino nello sguardo dell’insegnante”, in L. Fabbri (a cura di), Formazione degli insegnanti e pratiche riflessive, Armando Editore, Roma, 1999, pp.139-146

4. M. Sclaunich, “Decidere a scuola.” In B. R. Grassilli (a cura di), Nuova professionalità docente. Prospettive di sviluppo e competenze, CLEUP, Padova, 2002, pp.53-85

5. M. Sclaunich, “L’analisi dei bisogni.”. In C. Tonzar, L. Lotto, M. Sclaunich, Psicolinguistica e formazione. Bisogni e motivazioni nell’apprendimento dell’inglese, Edizioni Montefeltro, Urbino, 2003, pp.20-27

6. M. Sclaunich, “Giocare perché?” In Ambito territoriale “Basso isontino” Conferenza dei Servizi, pubblicazione del Comune di Monfalcone, luglio 2003

7. M. Sclaunich, “L’insegnante oggi: un professionista che decide.” In R. Semeraro (a cura di), La formazione continua. Prospettive per una nuova professionalità docente, Pensamultimedia, Lecce, 2004, pp.181-191

8. M. Sclaunich, “Il gioco: uno strumento per crescere, educare e divertirsi.” In E. Kermol, M. Tessarolo (a cura di), Gioco e giochi. Tra comunicazione e nuove tecnologie, CLEUP, Padova, 2005, pp.113-126

9. M. Sclaunich, “L’approccio riflessivo come metodo di formazione per i futuri insegnanti di scuola secondaria.” In O. Zanato Orlandini (a cura di), Percorsi nella professione docente, Pensamultimedia, Lecce, 2006, pp.99-108

10. M. Sclaunich, C. Feresin, “La ricerca come strumento di formazione: un itinerario di lavoro realizzato con i futuri insegnanti presso la scuola superiore di studi per l’insegnamento di Pola.” In (Atti del convegno) Deontologija Ucitelja, Pola, 2007, pp.441-451

11. M. Sclaunich, C. Feresin, “Education for sustainable development: The Italian panorama.” In (Atti del convegno) Lifelong learning for sustainable development, Plitvice (Croazia) 2008 pp. 69-75

12. M. Sclaunich, “Tra ricerca pura e ricerca applicata: la ricerca-azione”. In C. Xodo (a cura di), La responsabilità sociale dell’Università nella ricerca, Pensamultimedia, Lecce, 2008, pp.237-242

13. M. Sclaunich, “Una scuola a misura di allievo. Il punto di vista dei futuri insegnanti.” In (Atti del convegno) Skola po mjeri, Pola, 2009, pp.213-22

14. S. Mocinic, M. Sclaunich, “Quali competenze per gli insegnanti. Italia e Croazia a confronto”. In E. Felisatti, C. Mazzucco, Le competenze verso il mondo del lavoro, Pensamultimedia, Lecce, 2010 pp.149-158

Articoli su riviste straniere

1. N. Matievich, M. Sclaunich, “A partially Succesfull Integration: mainstreaming in the Friuli-Venezia Giulia Region 1977-1987” in European Journal of Special Needs Education vol. 11, n.2 (1996) pp.181-194

Articoli su riviste italiane

1.M. Sclaunich, “Parole e immagini allo specchio”, in Obiettivo: bambino – scuola – famiglia n. 43, giugno 1992, pp.19-21

2. C. Tonzar, M. Sclaunich, “Quando l’accordo è solo apparente”, in L’Educatore n.10-11, 1996, pp.35-38

3. M. Cecotti, M. Sclaunich, “Scoprire cosa pensano i bambini”, in Prima i bambini, n.119, 1997, pp.57-58

4. M. Sclaunich, “Leggere insieme un libro di figure: un’occasione per osservare e ragionare”, in Infanzia, n.2, 1997, pp.32-34

5. M. Sclaunich, “Metodologia della formazione”, in Studium Educationis, n.2, 1998, pp.249-253

6. M. Sclaunich, “Cosa vuol dire per te venire alla scuola materna e imparare? Le idee di insegnanti e bambini”, in Infanzia, n.6, 2000 pp.14-19

7. M. Sclaunich, “I bambini parlano di ciò che accade nella loro mente”, in Bambini, giugno 2009, pp.13-17

8. M. Sclaunich, C. Feresin, S. Mocinic, “Lo sviluppo sostenibile: il panorama educativo italiano all’interno della prospettiva europea”, in Pedagogika.it, XIV, 3, 2010 pp.89-93

Note e recensioni

1. M. Sclaunich, “Nota bibliografica sull’handicap” e “Nota legislativa sull’handicap” in M. Gruber (a cura di), Un’integrazione parzialmente realizzata, pubblicazione I.R.R.S.A.E. Friuli Venezia Giulia 1993, pp.110-118, pp.119-123

2. M. Sclaunich, recensione a M. De Beni, “Costruire l’apprendimento”, La Scuola, Brescia, Il Quadrante Scolastico, n.65, giugno 1995, pp.365-366